Milan-Napoli, la superiorità numerica non sfruttata: un’occasione mancata per la squadra rossonera in Champions League.
Ripartiamo da queste parole: “Superiorità numerica e mancanza di lucidità: un peccato non aver segnato il secondo gol, ma il risultato è positivo e ci permette di andare a Napoli a giocarci le nostre chance“. Stefano Pioli, dopo la sfida di Champions League tra Milan e Napoli, ha parlato così a Sky della superiorità numerica che i suoi uomini non sono riusciti a sfruttare, in seguito all’espulsione di Anguissa per doppio giallo.
Purtroppo, non è la prima volta che i rossoneri non riescono ad approfittare dell’uomo in più. Giuseppe Pastore, su Twitter, ha riportato che nelle ultime tre stagioni il Milan ha giocato 222 minuti (recuperi esclusi) in 11 contro 10, segnando solamente due gol su azione e subendone addirittura quattro. Le reti siglate sono state quelle di Hauge contro il Napoli (2020) e di Calabria contro il Bologna (2021), mentre i gol subiti provengono dal Bologna nel 2021 (autogol di Ibrahimovic e Barrow), dalla Stella Rossa (Pavkov, 2021) e dal Torino negli ottavi di Coppa Italia di quest’anno (Adopo).
Attenzione non al massimo
Nel match di andata dei quarti di Champions League contro il Napoli, il Milan non è riuscito a sfruttare la superiorità numerica. Un vero peccato, perché chiudere la sfida con due gol di scarto avrebbe garantito una posizione più solida in vista del ritorno.
Tuttavia, va sottolineato che la squadra di Spalletti ha sfiorato il pareggio nel finale di partita grazie a Di Lorenzo (con un miracolo di Maignan) e Olivera. Come ha sottolineato Pioli, ai rossoneri è mancata un po’ di lucidità e si è avvertita anche la stanchezza dopo un match estenuante. Tuttavia, in casa Milan c’è un velo di rammarico per non aver sfruttato ancora una volta l’opportunità offerta dalla superiorità numerica.